Intervista Esclusiva alle Fondatrici di Sex Jujube su CiaoComoRadio nel programma Ridi Radio Show

Sexjujube è stata intervistata da Ridi Radio Show, leggi questo articolo per scoprire ispirazione e mission ditero al nostro progetto.

  

Da chi è partita l'idea di fondare Sex Jujube?

 L'idea è nata da Antonella, mia sorella. Per cercare fondi, abbiamo coinvolto un nostro amico e abbiamo costituito l’azienda a giugno 2019. Poi, a novembre dello stesso anno, Antonella ha incontrato Silvia e si è unita anche lei al nostro progetto.

 

Antonella, come ti è venuta l'idea di creare Sex Jujube?

 Ho notato che il mercato dei sex toys è in forte crescita e offre molte opportunità. Inoltre, il mondo dell’abbigliamento, in cui lavoravo precedentemente, non mi dava più stimoli né soddisfazioni. Sentivo il bisogno di qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse fare la differenza nella vita delle persone.

 

Silvia, cosa ti ha attratto del progetto e come sei entrata a far parte del team?

 Ho avuto da subito un forte feeling con il progetto perché credo che la sessualità sia un modo profondo per conoscere sé stessi e per esprimere la propria energia creativa. Da anni scrivo poesie e racconti erotici, e sono sempre stata affascinata da tutto ciò che riguarda la sessualità. Poi, per una coincidenza del destino, avevo appena perso il lavoro e conosciuto da poco la mamma di Nadia e Antonella. Quindi quando Antonella mi ha parlato del progetto mi è sembrata un'opportunità perfetta per coniugare le mie passioni con una nuova sfida professionale. 

 

Team e target

 Come avete suddiviso i ruoli all'interno di Sex Jujube?

 (Nadia) Io mi occupo della parte amministrativa e del customer care. Gestisco tutta l'assistenza post-vendita, assicurandomi che i nostri clienti abbiano un'esperienza positiva e ricevano supporto per qualsiasi necessità.

 (Antonella )Io, invece, mi occupo della parte marketing e della gestione delle agenzie esterne. Pianifico le promozioni e gestisco tutte le difficoltà che comporta fare sponsorizzate e ads per prodotti come i nostri, che spesso richiedono approcci creativi e strategici per superare le restrizioni delle piattaforme pubblicitarie e social.

 (Silvia) Io sono responsabile della Ricerca e Sviluppo (R&S). Essendo una startup, investiamo molto nella ricerca collaborando con un team di esperti, tra cui psicosessuologi e ginecologi. Una delle particolarità di Jujube è offrire video consulenze specialistiche sulla sessualità. Il mio compito principale è quindi creare e mantenere collaborazioni con esperti del settore, assicurandoci di fornire informazioni accurate e utili ai nostri clienti. Questa attenzione alla consulenza specialistica è ciò che distingue davvero il nostro brand.

 

Sembra che abbiate una squadra ben bilanciata. Come vedete il futuro di Sex Jujube?

 Sì, siamo una squadra molto affiatata. Lavoriamo duramente per innovare continuamente e offrire il meglio ai nostri clienti. Crediamo che la combinazione delle nostre competenze ci permetterà di crescere e di affermarci sempre di più nel settore.

 

Qual è il vostro target di clientela?

 Dopo due anni di attività, abbiamo notato che il nostro target principale si colloca tra i 28 ei 50 anni.  Tuttavia, accogliamo clienti di tutte le età e orientamenti sessuali. Ciò che ci distingue è la varietà dei nostri prodotti, che spaziano dai sex toys per uomini e donne a prodotti destinati a una vasta gamma di interessi e desideri.

 È interessante notare che rispetto ad altre piattaforme simili, abbiamo registrato una percentuale superiore di uomini che acquistano da noi. Questo è in parte dovuto alla nostra ampia selezione di prodotti specifici per il pubblico maschile. Attualmente, circa il 54% dei nostri clienti è uomo.

 Inoltre, abbiamo osservato una maggiore partecipazione da parte del pubblico del nord Italia. Questo potrebbe essere influenzato da una serie di fattori, tra cui differenze culturali e livelli di sensibilizzazione. Tuttavia, il nostro obiettivo rimane quello di accogliere e servire tutti, indipendentemente dalla loro provenienza geografica o identità di genere.

 

 

 

 

Differenziazione, Obiettivi e Iniziative Offline di Sex Jujube:

 In cosa si differenzia Sex Jujube rispetto agli altri sexy shop online?

 Nel nostro shop abbiamo una sezione dedicata ai sex toys pensati specificamente per persone con disabilità motoria. Questi articoli sono facilmente riconoscibili grazie a un bollino distintivo. Vogliamo essere inclusivi e garantire che tutti possano trovare prodotti adatti alle loro esigenze, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche.

 

Il nostro obiettivo è rivoluzionare la struttura dell’e-commerce, integrando una sezione che permette alle persone con disabilità di sentirsi protagoniste nel mondo della sessualità. Crediamo che questa struttura possa essere un modello anche per altre industrie, come la telefonia, dove si potrebbero sviluppare prodotti con impugnature facilitate per chi ha difficoltà a maneggiare un telefono.

 

Quali sono le particolarità di questi sex toys?

 Tutti i nostri sex toys possono essere usati da persone con disabilità, ma quelli nella nostra sezione dedicata hanno caratteristiche specifiche che li rendono particolarmente adatti. Ad esempio, alcuni hanno impugnature facilitate ad anello per chi ha una presa limitata o difficoltà motorie. Inoltre, le vibrazioni dei nostri prodotti sono studiate per offrire benefici significativi, e questo è stato verificato dal nostro team di esperti, inclusi psicosessuologi e ginecologi. Parliamo anche di piacere nell'ambito della disabilità, cercando di evitare una visione medicalizzata e sottolineando che ogni corpo è unico e ha diritto al piacere.

 

Quali servizi avete voluto includere pensando ai vostri acquirenti?

 Abbiamo voluto offrire una varietà di servizi che avremmo apprezzato come acquirenti. Ne sono un esempio i buoni regalo che abbiamo creato, coi quali cerchiamo di rendere l’esperienza di acquisto più personalizzata e flessibile, permettendo ai nostri clienti di scegliere liberamente tra i nostri prodotti e servizi.

 

Oltre all'attività online, vi occupate anche di progetti offline. Potete parlarci di questi?

 Sì, siamo molto attivi anche offline, portando sessuologi e altre figure professionali nelle scuole per educare sulla sessualità. L'obiettivo è parlare di rispetto, homotransphobia, relazioni interpersonali, oltre alle tematiche classiche legate alla sessualità. Inoltre, collaboriamo con associazioni per persone con disabilità, creando spazi inclusivi e rispettosi per discutere di questi argomenti.

 Un altro progetto è "Amami Giocando", dove organizziamo attività in spazi pubblici. La strada è un luogo dove le persone si sentono libere di esprimersi, e vogliamo incontrare la gente direttamente, promuovendo il dialogo e l'inclusione attraverso eventi e workshop che celebrano la diversità e l'espressione personale.