uomo con eiaculazione ritardata siede rannicchiato sul pavimento

Cos'è l'eiaculazione ritardata? Rimedi per risolverla

L'eiaculazione ritardata (ER) o eiaculazione tardiva è un problema che affligge una larga parte della popolazione maschile. Capiamo insieme quanto è diffusa, forniamo alcuni sintomi per capire quando ci si trova davanti a questa problematica, quali diverse cause ed origini può avere, differenziando tra eiaculazione ritardata organica e eiaculazione ritardata psicologica e tra le varie classificazioni. Concludiamo con le varie terapie che sono applicate in questi casi. La sessualità deve essere vissuta in maniera libera e positiva: la consapevolezza, anche in presenza di problematiche come questa, è il primo passo per raggiungerla.

uomo con eiaculazione ritardata nel letto si porta una mano alla testa sconsolato

Eiaculazione ritardata: definizione

L’eiaculazione ritardata (ER) viene definita dal DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, APA, 2013) come un disturbo facente parte della macro-categoria dei Disturbi dell’orgasmo maschile. Detta anche eiaculazione tardiva o gergalmente "eiaculazione impossibile", si caratterizza da un marcato ritardo o dall’incapacità di raggiungere l’eiaculazione, ovvero il riflesso eiaculatorio non si manifesta o si manifesta solo dopo un periodo di tempo molto prolungato. I sintomi dell'eiaculazione ritardata si protraggono per almeno 6 mesi e causano un disagio clinicamente significativo per l’individuo. Serve a questo punto chiarire che l’ER si manifesta anche in presenza di stimolazione sessuale e di desiderio di eiaculare, quindi è indipendente dal desiderio sessuale.

Si può manifestare sia durante il rapporto sessuale sia con la stimolazione manuale e/o in presenza di un partner (da queste variabili deriva la classificazione e la gravità del disturbo, ne parleremo nello specifico più avanti). Se l'eiaculazione è totalmente assente, si parla invece di anorgasmia maschile, incapacità di raggiungere l'orgasmo.

Della stessa categoria diagnostica di disfunzioni sessuali maschili fanno parte anche: eiaculazione precoce, aneiaculazione (incapacità totale di eiaculare), eiaculazione retrograda, diminuzione del volume del liquido seminale, della forza o delle sensazioni collegate all’eiaculazione, eiaculazione dolorosa, eiaculazione ritardata parziale e anestesia orgasmica.

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Diffusione

L’eiaculazione tardiva è un disturbo comune della fase orgasmica, anche se meno frequente rispetto all'eiaculazione precoce. La prevalenza della ER è molto variabile tra gli studi, con dati di incidenza nella popolazione maschile sessualmente attiva tra lo 0,15% e l’11%. Questo probabilmente perché non esiste ancora una definizione univoca rispetto a cosa sia, clinicamente parlando, un “ritardo eiaculatorio”. Potremmo comunque dire che generalmente l’eiaculazione tardiva è presente nel’1-4% della popolazione maschile sessualmente attiva.

Inoltre, la prevalenza della ER dipende dall’età, ovvero aumenta con l’avanzare dell’età incidendo sul ritardo nell'eiaculazione dei fattori che sono età dipendenti: cambiamenti nella sensibilità del pene, aumento dell’incidenza del deficit testosteronico, uso di farmaci che influenzano i tempi eiaculatori o la capacità orgasmica e altre concause.

Sintomi dell’eiaculazione ritardata

Il DSM-5 definisce l’ER come un “marcato ritardo o incapacità di eiaculare” (Criterio A), questo corrisponde al primo sintomo necessario alla diagnosi a cui si aggiungono dei criteri aggiuntivi. Il ritardo dell’eiaculazione o la sua totale assenza deve manifestarsi nel 75-100% dei rapporti sessuali per circa 6 mesi.

Come viene descritto? L’uomo e la o il partner hanno esperienza di tentativi prolungati di raggiungere l’orgasmo fino ad accusare dolore, sospendendo così l’atto. Alcuni uomini possono tendere ad evitare l’attività sessuale a causa di questo disturbo.

Al primo criterio (A) il medico associa la valutazione di criteri aggiuntivi che possono aggiungersi al primo e che servono a definire l'eziologia e la gravità. Nel caso del maschio sono i seguenti:

  • Sfinimento e dolore genitale;
  • Evitamento dell’attività sessuale;
  • Pratica di attività masturbatoria idiosincratica con orientamento auto-sessuale;
  • Fattori di vulnerabilità individuale (disturbi nell’immagine corporea, storia di abuso sessuale o psico-emotivo);
  • Comorbidità psichiatriche (come disturbi del tono dell’umore o disturbi d’ansia);
  • Stressori ambientali (problemi a lavoro, lutti);
  • Fattori culturali o religiosi (pensieri disfunzionali legati alla sfera sessuale).


Il medico ascolta anche il o la partner, la cui testimonianza può essere molto utile alla diagnosi. In questo caso i criteri aggiuntivi possono essere:

  • Sensazione di perdita della capacità seduttiva;
  • Perdita di autostima;
  • Disturbi dell'immagine corporea;
  • Problemi sessuali;
  • Problemi di salute.

Generalmente nella coppia, invece, vengono valutati come criteri aggiuntivi, quindi sintomi di eiaculazione ritardata:

  • Difficoltà comunicative o assenza di comunicazione tra i partner;
  • Predominanza della figura femminile, o del partner, quindi una relazione diadica disequilibrata;
  • Discrepanze nel desiderio per l’attività sessuale.
uomo con eiaculazione ritardata parla con lo psicologo

Classificazione ed eziologia dell'eiaculazione ritardata

Come in tutte le disfunzioni sessuali esistono specificatori che servono a individuare tra diverse forme di eiaculazione ritardata, sulla base di quando si è manifestato per la prima volta, di come si manifesta il disturbo e delle caratteristiche.

In particolare abbiamo:

  • Eiaculazione ritardata permanente o primaria, quando presente dai primissimi rapporti sessuali;
  • Eiaculazione ritardata acquisita o secondaria, quando il problema si è manifestato solo dopo rapporti sessuali “normali”;
  • Eiaculazione ritardata generalizzata, quando si verifica indipendentemente dalla circostanza (con stimolazione, in presenza o assenza di partner, ecc.)
  • Eiaculazione ritardata situazionale, ovvero legata a una circostanza specifica e si verifica saltuariamente (ad esempio solo con il partner, in base all'ambiente o alla situazione).

Una classificazione è possibile anche sulla base della intensità, per cui si può avere:

  • Eiaculazione ritardata lieve di grado 1, quando l'atto sessuale si protrae per lungo tempo e l'uomo ricorre a spinte energiche per raggiungere l’orgasmo;
  • Eiaculazione ritardata lieve di grado 2, quando non riuscendo a concludere il rapporto, si fa ricorso alla stimolazione meccanica (masturbazione).
  • Eiaculazione ritardata severa di grado 3, quando l'atto eiaculatorio può avvenire solamente tramite la masturbazione quindi la presenza del o della partner è incompatibile con l’eiaculazione;
  • Eiaculazione ritardata severa di grado 4 (aneiaculazione), ovvero impossibilità di eiaculare.


Esiste anche una classificazione in base alle cause, ma la problematica è troppo sfaccettata per considerarle singolarmente e in maniera indipendente: per questo si parla di eziologia multifattoriale. Eiaculazione ed orgasmo infatti sono processi fisiologici e neurobiologici complessi su cui hanno influenza la somma di aspetti psicologici, relazionali e sociali.

Per cui individuiamo:

  • Eiaculazione ritardata su base organica (eziologia medica), meno frequente, con cause di vario tipo, può essere dovuta a varie patologie;
  • Eiaculazione ritardata su base psicologica (eziologia psicogena). In questo caso si distinguono fattori intrapsichici e fattori relazionali.


Una corretta analisi eziologica deve per forza considerare entrambe le tipologie di fattori perché appunto si influenzano mutualmente. Anche se, ad esempio, la causa è medica, fattori psicologici possono essere compresenti, o insorgere dopo e complicare il disturbo, da questo deriva che anche il trattamento agisce su diversi fronti.

Cause dell'eiaculazione ritardata

Scendiamo ora nel dettaglio delle cause dell'eiaculazione ritardata che, come anticipato, possono essere organiche e psicologiche.

Eiaculazione ritardata organica

L’eiaculazione ritardata su base organica (eziologia medica) è meno frequente, e presenta cause di vario tipo.

Può essere dovuta a:

  • Cause endocrino-mediate: tra cui varie patologie come il diabete e l'ipotiroidismo;
  • Cause neurologico - organiche, come il morbo di Parkinson, neuropatie, sclerosi multipla;
  • Cause chirurgico-organiche, come una operazione a livello pelvico, addominale o perianale;
  • Cause farmacologiche. L’eiaculazione ritardata su base organica può essere dovuta anche, come accennato, a farmaci come neurolettici, narcotici, cannabinoidi e, soprattutto, antidepressivi serotoninergici e triciclici;
  • Anche l'alcol, se assunto in quantità eccessive, può essere una causa.


Eiaculazione ritardata psicologica

Nel caso di un disturbo da eiaculazione ritardata su base psicologica (eziologia psicogena) si distinguono:

  • Fattori intrapsichici, tra cui la presenza di un rigido credo religioso, un orientamento auto-sessuale (la preferenza per l’atto masturbatorio piuttosto che per il rapporto sessuale), uno stato ansioso, ansia da prestazione o paura delle gravidanze. Diversamente da quanto si pensi infatti l’ansia non è solo all’origine dell’eiaculazione precoce, ma anche del problema opposto: può anche essere causa dell'eiaculazione ritardata.
  • Fattori relazionali, ad esempio disequilibrio tra fantasie sessuali e realtà, presenza di disfunzioni sessuali nel partner.

 

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Diagnosi

Sebbene l’Eiaculazione Ritardata (ER) sia un sintomo sessuale molto problematico, sia per l’individuo che per la coppia, è oggi forse il meno diagnosticato e meno studiato nel campo della sessuologia. La ragione sta forse nel fatto che il maschio, ma anche la coppia, scambia o camuffa il disturbo come una presunta elevata abilità sessuale, non facendo altro che sottovalutare una reale difficoltà.

La diagnosi richiede un’anamnesi medica ed una sessuologica. Sono inclusi ad esempio:

  • Anamnesi medica: la valutazione dei fattori eziologici, l’accertamento dell’utilizzo o meno di di farmaci che ritardano l'eiaculazione, la sensibilità del pene, i livelli ormonali, abitudini masturbatorie e quadro di salute generale, chirurgia, medicazioni, presenza di infezioni, ecc;
  • Assessment sessuologico, per determinare le variabili che causano o mantengono il sintomo, quindi la storia del sintomo, aspetti psicopatologici del paziente, se presenti ad esempio ansia e depressione, problematiche relazionali o stressori ambientali.


Quali sono le conseguenze psicologiche dell'eiaculazione tardiva?

Le principali conseguenze sulla psiche delle diverse forme di eiaculazione ritardata, sui rapporti e le relazioni possono essere di vario tipo:

  • Comportamenti di evitamento del rapporto sessuale;
  • Diminuzione di desiderio sessuale;
  • Stress psicologico in entrambi i soggetti.


La ricerca infatti dell’orgasmo durante l’attività sessuale per tempi molto prolungati porta a una fatica fisica estenuante oltre che al dolore nelle parti genitali proprie e del partner con le conseguenze appena citate.

uomo con eiaculazione ritardata dal medico per ricevere trattamento

Trattamenti dell'eiaculazione ritardata

Ci sono diverse terapie volte a curare l'eiaculazione ritardata: la terapia farmacologica, comportamentale e la psicoeducazione. Da utilizzare singolarmente o in sinergia in relazione alla gravità del disturbo, alle sue caratteristiche e alla sua eziologia. Le analizziamo nel dettaglio di seguito.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica per l’eiaculazione ritardata si basa sulla somministrazione di farmaci di tipo simpatico-mimetici, ovvero che stimolano i centri nervosi eccitatori, responsabili dell’orgasmo.

Farmaci usati in questo caso sono i cosiddetti off label, farmaci che sono spesso ampiamente già usati nella pratica clinica, pur essendo somministrati in maniera non conforme rispetto alle condizioni autorizzate dagli enti predisposti, quindi usati per il trattamento di una patologia diversa da quella per cui sono stati pensati. Alcuni studi mostrano una discreta efficacia in particolare:

  • Di agenti anti-serotoninergici (ciproeptadina) e agenti agonisti della dopamina (amantadina) in pazienti che assumono SSRI, ovvero gli inibitori della ricaptazione della serotonina: i comuni antidepressivi che si sono dimostrati indurre in alcuni casi ER;
  • Banalmente il riadattamento della terapia farmacologica psichiatrica;
  • La normalizzazione del quadro ipogonadico in casi come l’ipotiroidismo dove si riscontrano bassi livelli di testosterone (e conseguenti bassi livelli di libido, disfunzione erettile e appunto ER);
  • Stimolazione vibratoria del pene.

La stimolazione vibratoria può essere effettuata anche tramite sex toys, come gli anelli per il pene.

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Terapia sessuologica comportamentale

Nella terapia sessuologica comportamentale, attraverso un addestramento da parte di un sessuologo, l’uomo mette in atto specifici esercizi pratici o cognitivi e mansioni sessuali per decondizionare l’eiaculazione tardiva, recuperando una eiaculazione “normale” tra cui:

  • Aumentare la consapevolezza del proprio corpo, attraverso la vista e le cinestesia individualmente e in coppia;
  • Rimodulare la masturbazione nella frequenza o nella velocità, modalità e metodo (approfondisci come nel nostro articolo sulla masturbazione maschile);
  • Raggiungere il giusto arousal sessuale;
  • Ampliare le fantasie sessuali, smentendo preconcetti legati alla sessualità;
  • Eventualmente astenersi dalla masturbazione, per un breve periodo prima del rapporto. "Sacrificio" facilmente superabile scoprendo le tecniche di masturbazione anale o toys come i massaggiatori prostatici.
  • Riapprocciarsi alla sessualità in coppia, partendo da una generale stimolazione corporea, passando per la stimolazione manuale, stimolazione con sex toys di coppia, per il raggiungimento dell’orgasmo e dell’eiaculazione, fino al rapporto penetrativo completo.

 


Psicoeducazione

La psicoeducazione come trattamento per l’eiaculazione tardiva è allo stesso modo condotta insieme a un sessuologo e si basa sulla educazione sessuale e sulla rielaborazione cognitiva. Include tecniche come:

  • Identificare i pensieri disfunzionali legati al sesso;
  • Eliminare le false credenze e i miti spesso dannosi e disfunzionali rispetto al sesso;
  • Eielaborare cognitivamente i concetti di sesso, del rapporto sessuale e dell’orgasmo;
  • Migliorare la conoscenza dell’anatomia sessuale e delle fasi del funzionamento erotico;
  • Potenziare la comprensione dei fattori fisiologici e psicologici implicati nel rapporto sessuale;
  • Gestire (da parte del sessuologo) una eventuale resistenza del partner (può capitare che si senta oltre che frustrato, anche usato in questo percorso di guarigione).


È importante non provare vergogna per questo disturbo o, peggio, ignorarlo, perché si va incontro a spiacevoli conseguenze dal punto di vista psicologico e per la salute e la serenità della coppia. Come detto all’inizio di questo percorso di conoscenza, la consapevolezza e l’accettazione di una problematica come questa è il primo passo per raggiungere una vita sessuale libera, incondizionata, serena e soddisfacente. Liberiamoci dal preconcetto che il sesso e i rapporti sessuali debbano essere perfetti o che non siano ammesse diversità, anche, tanvolta, difficoltà, incomprensioni. Parlarne e informarsi serve anche a superare inutili tabù che ci separano dalla reale felicità di una vita sessuale, che è universalmente imperfetta, ma umana.

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Bibliografia

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