Relazioni BDSM: Cosa Sono e Come Introdurle nella Coppia

Cos'è una Relazione BDSM? Ruoli, Tipi e Dinamiche di Coppia

Il mistero ha quella capacità di rendere tutto più intrigante. Sarà forse per questo che moltə restano con un’idea un po’ astratta del mondo BDSM, tutto manette, perversione e lividi, e nessun accenno alla costruzione di relazioni. Negli ultimi anni, a dire la verità, le cose sono iniziate ad andare un po’ meglio. Il sadomaso si è spogliato di alcuni preconcetti: anche grazie ad attivist3 della comunità BDSM, oggi le relazioni D/s iniziano a essere conosciute per quello che sono, e cioè una possibilità di connessione con l3 partner che porta a costruire rapporti fatti di dinamiche di potere e controllo, sottomissione e comandi, ma anche di tanta comunicazione, fiducia, consenso e rispetto tra chi pratica sesso estremo. Scopriamo quindi la definizione di BDSM, le pratiche e come proporlo in una relazione.

frusta per relazioni bdsm

Cos’è il BDSM?

Qual è la definizione di BDSM? Uno dei POV più diffusi sul BDSM dice che si tratta di una perversione, che è sesso innaturale. Quello più informato invece lo considera una delle possibili espressioni dell'unicità della sessualità.

La parola BDSM spesso abbonda sulla bocca di chi, di questo mondo, ne sa veramente poco. L’erotismo estremo è invece scoperta e sperimentazione continua.

Persino l'acronimo è capace da solo di titillare la curiosità di chi vuole immergersi nel lato forse più complesso, ma affascinantissimo della sessualità.
Nel termine BDSM si ritrovano tutte quelle relazioni erotiche e di piacere, consensuali e informate, tra due o più partner adulti in cui è solo unə a comandare, guidare il gioco e scegliere le sensazioni che proveranno tutt3.

La sigla BDSM sta per:

  • Bondage
  • Dominazione e disciplina
  • Sadismo e sottomissione
  • Masochismo

La parola bondage in inglese indica un “legame”, come quello che crea un nodo o quello che nasce da un rapporto.

Il piacere della dominazione deriva dalla capacità di unə partner di imporre la sua volontà alla parte sottomessa attraverso regole valide non solo a letto, ma anche in altri momenti della vita della coppia BDSM e attraverso alcuni accessori bondage (su SexJujube ne trovi in vendita migliaia selezionati tra le migliori marche).

La “S” di sadismo e sottomissione è la stessa di sperimentazione, di seduzione: non si tratta di provare o infliggere dolore, ma di connettersi attraverso un gioco tra le parti con le nostre sensazioni più profonde, godendo con il fisico o la mente con una carica erotica a diverse intensità.

Il masochismo è invece l’arte di godere, di riconnettersi con la parte più profonda dei sensi e di abbandonarsi al piacere attraverso stimoli che provocano dolore.

I quattro concetti dietro il BDSM sono legati tra di loro da un filo comune: l’essere umano. Le relazioni D/s portano chi le pratica a riscoprire un istinto nascosto, una forma di erotismo già praticata ai tempi dei Greci, ma che il mondo moderno ha chiamato “tabù”, “devianze” e trasformato in stereotipi di perversione. Insomma, noi non ci siamo inventati niente sul sesso estremo, tranne un sacco di pregiudizi che nel tempo lo hanno abbinato a un sentimento immorale, di vergogna e di morbosità verso le proprie pulsazioni. Invece, il BDSM è esattamente del contrario.

Esistono un'infinità di pratiche BDSM, ma non tutte seducono chi fa sesso estremo.

O forse sì.

Per saperlo, è importantissimo che il confronto tra i partner sia aperto e continuo. È la consensualità che distingue la realtà del sesso sadomaso da come viene raccontata, sopra le righe. Quello che le parodie sul BDSM non mostrano mai è sicuramente l’aspetto più interessante delle relazioni D/s e che le rendono sicure: le regole. Le regole, in una relazione BDSM, devono essere chiare e ribadite a ogni cambio di scenario, mentre quella aurea rimane una sola, sempre la stessa, quella del consenso: “fammi qualsiasi cosa, basta che io sia d’accordo”.

Chi non pratica il BDSM solitamente lo incatena a tutta una serie di stereotipi. In questo senso “Cinquanta sfumature di grigio” non è stato molto d’aiuto. I luoghi comuni e le scene molto distanti dalla realtà si sono fatti sfuggire l’occasione di raccontare il mondo BDSM a un sacco di persone potenzialmente molto attratte da questo lato dell’erotismo ma che, dopo aver visto Mr Grey all’opera, più che le corde hanno tirato i remi in barca.

Una delle narrazioni più diffuse tra chi ne parla senza conoscerlo, è che abbia a che fare solo con il sesso, nient’altro che con il sesso, quindi con il corpo. La fisicità c’entra, naturalmente, ma le relazioni BDSM non si limitano a quello: sono una delle tante possibilità che abbiamo di scoprire e vivere la sessualità, esprimendo in modo autentico la nostra identità.

Il sesso sadomaso è fatto di consenso, vulnerabilità e fiducia: guarda un po’, gli stessi sentimenti comuni a ogni tipo di relazione! Niente di alieno o deviante, ma qualcosa che si costruisce insieme ai partner, perché si basa su una profonda connessione psicologica che si diverte a spostarsi e a ritrovarsi a ogni comando. Un gioco di intesa pazzesco e profondo, fondato sul consenso informato, molto più completo della sola penetrazione.

Un altro luogo comune che racconta la comunità BDSM per ciò che non è, è legato alla violenza sotto tre punti di vista:

  • violenza psicologica: molti scambiano la libertà di voler essere sottomessə esattamente con il suo contrario;
  • violenza fisica: anche solo essere stuzzicati da una piuma può essere una tortura, è vero. Ma ha a che fare con il piacere, non con la violenza. Durante il rituale, l'interazione fisica è modulare, purché sia consensuale. Cresce, cresce, cresce ma solo se ne hanno voglia i partner. Quello che quasi nessuno racconta è che a volte nelle sessioni BDSM non ci si sfiora con un dito, né con una frusta, né con una corda (nonostante di corde per il bondage in vendita su SexJujube ne trovi a centinaia). La dominazione e la sottomissione hanno diverse dimensioni, alcune unicamente mentali come le umiliazioni verbali.
  • il fantasma della violenza passata: “chissà quali violenze ha subìto in passato”. Signora mia, le stesse che potrebbe aver subìto ad esempio una donna, visto che secondo i dati Istat una su 3 nel corso della sua vita deve farci i conti. Ma non ci sono dati – o meglio ce ne sono, e tutti negativi – sulla correlazione che chi pratica sesso sadomaso sia vittima di una violenza.

La comunità BDSM viene raccontata dai non praticanti con una sconcertante leggerezza come un manipolo di persone perverse che da giovane è stata vittima di abusi o maltrattamenti. Esistono, invece, centinaia di motivi per cui le persone praticano il bondage, alcune – pensa te! – persino terapeutiche: nel rituale si può ritrovare un’affinità persa con il proprio partner, si può sperimentare la libertà di auto-affermarsi, si riesce a gestire con maggiore consapevolezza il consenso. Secondo uno studio scientifico del 2013, i praticanti del sesso sadomaso sono più felici dei vanilla, un termine usato dalla comunità BDSM per indicare chi si limita al sesso tradizionale: proprio come la vaniglia, indubbiamente piacevole, ma poco intenso! Un altro studio pubblicato il 14 febbraio 2019 da The Journal of Sexual Medicine raccontava come i praticanti del BDSM avessero meno problemi sessuali rispetto ai più tradizionalisti.

Le generalizzazioni hanno l’unico scopo di radicare punti di vista polarizzati sulle cose: è tutto bianco o nero, le persone sono normali o anomale, se non è la posizione del missionario, di sicuro è perversione.

E invece le sfumature esistono, eccome. E sono anche più di cinquanta.

persona ammanettata in relazione bdsm

Relazioni BDSM 

Quella BDSM è una relazione consensuale di dominazione e sottomissione che tocca la sfera sensoriale, emotiva, fisica e psicologica. Può avere un’intensità diversa: può accarezzare solo la mente o può esplodere coinvolgendo tutti i sensi. È espressione di una sessualità che si sperimenta a pieno solo se si basa sulla costruzione di una relazione chiara ed equilibrata.

Diversamente è un gioco impari e, come tutti i giochi che non sono divertenti, è bello quando dura poco. Per quanto personali, intime e quindi uniche, c’è un aspetto che accomuna tutte le attività che rientrano nel BDSM: la suddivisione dei ruoli. È sempre unə il/la partner che guida l’esperienza, mentre spetta all’altrə godere degli stimoli che impone che domina.

Nel rituale, i ruoli tra vittima e carnefice sono precisi. È nel perfetto equilibrio tra controllo e sottomissione, potenza e impotenza, forza e debolezza, colpa e innocenza, carnefice e vittima, offesa e umiliazione che sta l’arte del sadomasochismo e del bondage. È chiaro quindi che una volta scelto di provare l'erotismo estremo, la seconda decisione da prendere sia da quale parte stare.

Chi sceglie di dominare (Dom) ha un ruolo delicatissimo nella coppia BDSM. È alla regia del miglior film erotico di cui è spettatorə e protagonista, insieme. Deve conoscere accuratamente le tecniche, dev’essere capace di costruire con lə sub un rapporto di fiducia profonda e mostrarsi protettivə. Deve imporre le regole e sapere quando è il momento di cambiarle; deve rispettare il consenso e usarlo nel miglior modo per eccitare ed eccitarsi, godendosi lo spettacolo.

Chi scegli di essere sottomessə (sub) deve avere un’idea chiara di quelli che sono i suoi bisogni: maggiore sarà la consapevolezza delle sue necessità più intime, più sarà capace di abbandonarsi al piacere, guidatə dall’altrə. Il/la sub è tutt’altro che una persona passiva: nello scambio consensuale, cedere il controllo a chi domina è il suo potere. L’obbedienza e la completa fiducia nel partner permetteranno al/alla sub di entrare in contatto con il subspace, quella condizione moderata e profonda che vive chi è sottomessə durante un’interazione erotica con il/la suo/a Dom.

Solo insieme Dom e sub sono capaci di negoziare fantasie, desideri, bisogni. Per questo le relazioni BDSM diventano un ambiente protetto in cui accordare e gestire la fiducia: per questo muovere i fili del piacere diventa una cosa così naturale.

Oltre al piacere erotico, la dinamica D/s è capace di far accendere una scintilla affettiva. Le relazioni tra Dom e sub di solito si basano sulla stima e sul rispetto reciproci. Anche dall’affetto possono nascere sessioni eccitantissime.

Spesso, il BDSM ha il merito di rafforzare o recuperare relazioni sul viale del tramonto. Capita che psicologi e sessuologi prescrivano il sesso sadomaso come terapia per chi ha perso un’intesa sessuale. Viene consigliato a chi vive nella propria relazione una lotta di potere o ha problemi di controllo, o viene raccomandato a quei pazienti che hanno avuto esperienze sessuali problematiche e riprendere le redini del comando è capace di ridimensionare il trauma.

Ruoli nel BDSM

Le relazioni D/s hanno un legame con la parola “eccesso”. Se ci pensiamo bene, i ruoli tra Dom e sub nel BDSM sono un’estremizzazione dei ruoli di coppia, dove unə si prende cura dell’altrə. Richiedono capacità differenti che, applicate con una certa costanza, permettono di diventare più espert3 in uno o nell’altro ruolo, e di godere di più.

Ma non è una regola.

Esiste anche un livello di fluidità tra ruoli nelle relazioni BDSM: chi domina una sessione, può essere sottomesso in quella dopo. Anche se visto spesso di cattivo occhio dai puristi che rincorrono una sola vocazione, il passaggio disinvolto da una parte all’altra della frusta (a proposito: hai dato un occhio alla frusta Darkness Black Flogger in vendita sul nostro e-shop?) è un altro modo per entrare in contatto con ogni aspetto della propria sessualità.

 

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Da master a schiavi, gli switch infatti scelgono all’inizio di ogni sessione quale ruolo impersonare. Questa scioltezza, che può essere raggiunta solo dopo tanti anni di pratica, regala rituali crescenti, intensi, indimenticabili per chiunque.

Per avere tanta dimestichezza, è importante conoscere i principali ruoli del BDSM.

  • Master (Padrone) e Mistress (Padrona): sono rispettivamente la persona di sesso maschile e quella femminile che guidano il rapporto
  • Slave (Schiavo): è la persona sottomessa al rapporto
  • Dom/sub: rispettivamente persona dominante e persona sottomessa
  • Seduttore seriale: è la persona che prova più eccitazione a cacciare le sue prede per lasciarle prima di essere abbandonatə
  • Switch: chi pratica il BDSM sia come Dom che come sub, e che lo sceglie prima della sessione, senza cambiare in corsa
  • Top/bottom: sono le persone interessate alle pratiche BDSM ma che non provano interesse verso la dinamica Dominantə/sottomessə. Chi sceglie un ruolo attivo nella sessione è chiamato “top”, “bottom” è chiamato invece chi ha un ruolo passivo.

Tipi di BDSM

Se c’è una cosa che il mondo e la comunità BDSM non conoscono, è la monotonia. Esistono infatti diverse tipologie di BDSM, ognuna con diverse pratiche. Ma non tuttə sono interessati a provarle tuttə per due motivi:

  • Le relazioni D/s possono essere molto diverse: possono trovare nel sesso la loro unica fonte di divertimento, o possono essere intese esclusivamente mentali. Possono basarsi su un legame affettivo o anche solo amicale. A ognuno il suo, insomma.
  • Le tipologie sono diverse, una per ogni lettera dell’acronimo BDSM.

Diamo un’occhiata da vicino ai diversi tipi di BDSM.

    • Pratiche bondage e sospensione: il/la partner viene parzialmente o totalmente immobilizzatə. L’eccitazione viene accesa proprio dall’impedimento della libertà del sub che in modo consensuale si affida al suə Dom in un patto tra le parti, stretto fra corde per bondage, manette per il sesso, corsetti, cappucci o maschere sadomaso o arm binder.
    • Pratiche di disciplina: potremmo sintetizzarle con “addestramento”. Tutte le pratiche di questa tipologia hanno a che fare con il modo in cui il/la Dom addestra il/la sub a comportarsi come gli/le ordina. A rendere più eccitante la sessione, possono essere inflitte punizioni se il/la sub non obbedisce o risponde al comando in modo diverso da come avrebbe dovuto. Dare ordini, dare schiaffi, sculacciare con delle paddle (come la Darkness Fetish Red Paddle Love) o frustrare rientrano in questa tipologia.

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  • Pratiche di Dominanza e Sottomissione: nella dinamica di scambio di potere, rientrano tutte quelle pratiche di controllo (del sesso, delle sensazioni, del comportamento) e di cessione della libertà. Tra permessi e restrizioni, il gioco delle parti si muove in un equilibrio che cambia e cresce ancora, ancora, ancora.
  • Pratiche di Sadismo e Masochismo: dall’umiliazione verbale ai segni, dal solletico allo strangolamento, in questa macro-categoria sono racchiuse tutte quelle azioni che hanno a che fare con il dolore. Sei curios* di provarle? Scopri i nostri Kit per il Bondage ed il nostro abbigliamento fetish e bdsm!

Puoi approfondire le diverse pratiche e giochi BDSM nel nostro articolo dedicato.

Simboli

Alcuni membri della comunità BDSM scelgono di rendersi riconoscibili attraverso i simboli che esibiscono. I tre più rappresentativi sono:

  • L’emblema a forma di triscele di ispirazione celtica elaborata a metà degli anni Novanta, che tiene insieme luce e buio. Una vera e propria bandiera per tutta la comunità internazionale;
  • L’anello d’O, dal nome dell’amante di René che, innamorata follemente del suo ragazzo, accetta di essere portata in un castello a Roissy e di essere sottoposta a sesso sadomaso come schiava. Ispirata dal romanzo erotico dell'autrice francese Dominique Aury, la versione filmica dell’anello di ferro che indossa O e che la rende riconoscibile come schiava di Roissy, è diventato un emblema indossato dai sub dalla comunità BDSM;
  • Il collare, che più che un accessorio, è un vero e proprio simbolo del controllo che i sub hanno affidato ai Dom. Per questo motivo all'interno del nostro sexy shop trovi decine di guinzagli e collari BDSM in vendita e della miglior qualità!
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L'Approccio al BDSM nella Coppia e nelle Relazioni

Come approcciarsi al sadomaso? Se senti di volerti avvicinare alle relazioni BDSM, il nostro consiglio è semplice: fallo! Potresti ritrovarti di fronte a un tipo di sessualità a cui non sei abituatə, nonostante i video e i blog post che continui a consultare.

I territori del piacere BDSM per te sono ancora inesplorati e per quanto a parole non vedi l’ora di cominciare, quando ti troverai per la prima volta di fronte a pulsioni sessuali così intense, potresti non saperle gestire.
Il primo passo è entrare appieno in questo mondo, simbolico ed eccitante, proprio come stai facendo leggendo questo articolo, e prepararti ad aprire la mente ai nuovi significati che il concetto di “relazione” avrà da oggi in poi per te e per il/la partner che sceglierà di accompagnarti in questa scoperta.
Uno degli ostacoli più frequenti tra i principianti ha a che fare con la dominazione che ha un legame culturale molto intenso con la nostra percezione: fuori dal mondo BDSM, lasciarsi comandare è una stortura e non esercita lo stesso fascino che ha in mezzo ai sex toys.

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Superata la paura, potresti trovarti a non saper dosare il controllo, a non saperesprimere i tuoi desideri, a temere che nel rituale si superino i limiti.

Per questo alcuni Dom/sub stipulano veri e propri contratti; carte che non hanno nessun valore legale, ma che sono il primo passo per rendere tutto più eccitante: è come dire “da qui in avanti, si va in scena”. Ma è anche un modo per mettere nero su bianco i desideri e le regole da rispettare: il contratto rappresenta lo spazio di libertà di ognunə.

Alcuni contratti potrebbero escludere il sesso, altri potrebbero includerlo a patto che sia pubblico; potrebbero riguardare i preliminari del rituale o stabilire se possa avere orgasmi chi è sottomessə. È un patto a tutti gli effetti che può prevedere permessi e limiti di tempo, spazio e dolore, e punizioni. Può essere scritto in forma colloquiale o persino avere l’aspetto di una vera nota legale, se vi eccita di più.
Tra commi e appendici però tieni sempre a mente l’unica regola che ha davvero validità: il consenso. Quando c’è quello, metà del controllo è nelle tue mani.
Il resto lo imparerai con la pratica a ogni sessione.

Come Proporre una Relazione BDSM

Per capire il mondo BDSM non basta che tu faccia la tua parte, qualunque sia.
Hai bisogno di costruire una relazione D/s insieme all’altrə. E per farlo, oltre ai tuoi bisogni, devi conoscere anche la sua volontà, le sue aspettative e le sue paure.

A meno che non ci sia un rifiuto totale, spesso i “no” sono legati a un rifiuto sociale o ai tabù del dolore e della sottomissione. Solo se il partner è d’accordo, iniziate ad avvicinarvi a questo mondo in modo graduale e ad introdurre le pratiche sadomaso nella relazione, magari con qualche idea più innocente, ma capace di aprire la strada a una prima timida sperimentazione: potrebbe bastare lasciare lə partner nudə e bendatə a letto, o stuzzicarlə dolcemente con un fustigatore (puoi iniziare esplorando la sezione di frustini per il sesso e fruste bdsm sul nostro e-shop), oppure partire con la masturbazione (hai già letto il nostro articolo sulla masturbazione maschile?)

Per le prime volte, non scegliete approcci troppo audaci: il rischio, oltre a farvi male, è che l’esperienza vi lasci un brutto ricordo e che l’imbarazzo vi impedisca di riprovarci. La chiave è essere rilassati e non prenderla troppo sul serio: anche il/la Dom più espertə, tempo fa, è statə unə principiante.

Insomma, chiediti se è arrivato il momento per introdurre le pratiche BDSM nella tua relazione. Ricordati che non esiste un momento ideale per farlo: può trattarsi di un rapporto nato da poco, di uno consolidato, o anche solo di un’amicizia. Le relazioni BDSM possono essere sperimentate da chiunque, anche da persone con disabilità. Ti invitiamo a tal merito a leggere il nostro articolo su disabilità e sessualità, per saperne di più.

L’importante è conoscere il pensiero di chi ti accompagnerà in quest'avventura che, sessione dopo sessione, vi mostrerà un’altra faccia, molto intensa e totalizzante, della sintonia di coppia.

bondage toys per coppie bdsm

Il Consenso nelle Relazioni BDSM

Nel mondo BDSM tutto è lecito… purché sia concesso. Se c’è una cosa che non è permessa è oltrepassare i confini di ciò che è stato concordato. Gli impulsi seducono la fantasia, ma non possiamo inseguirli se siamo gli unici a volerlo fare.

Il consenso libero, informato e continuativo è fondamentale nel BDSM: senza quello, viene meno la fiducia, quindi la relazione D/s.

La comunità BDSM usa la sigla SSC che sta per Sano, Sicuro e Consensuale (Safe, Sane and Consensual), tre concetti che devono restare a fuoco anche quando l’eccitazione prova a confonderci.

  • Sano viene dal termine inglese “sane” e indica il bisogno di restare lucid3 anche quando gli istinti prendono il sopravvento sulla razionalità.
  • Sicuro riguarda il modo in cui devono avvenire i rapporti. L’unico modo per assicurarsi che vada tutto per il meglio, è prevenire: se hai trasformato la camera in parco giochi bondage, assicurati che tutto funzioni prima di salire sulla giostra. Per tutelarvi, prima di lanciarti in un rituale, è fondamentale concordare delle safeword, cioè un termine piuttosto semplice da ricordare che possa essere usato in caso di pericolo. È una parola che ti mette al sicuro, è un modo per avvisare lə partner che qualcosa non va come dovrebbe. Solitamente si usa “rosso”, colore del pericolo.
  • Consensuale rappresenta il cuore dell’etica BDSM. Un po’ come accade di fronte alla plancia dei giochi da tavolo, che c’è il ripassone delle regole prima di iniziare, anche nel gioco di ruolo Dom/sub ripetere le regole più di una volta è sempre una buona idea.

L’SSC è un modo per far sì che le cose funzionino nella sessione e che ognunə ne esca soddisfattə. A parlare di dominazione e comandi viene da pensare che chi è sottomessə, subisce passivamente e basta, dalle forme di dominazione al piacere sessuale, come ad esempio la masturbazione subita (a proposito, hai già letto il nostro articolo sulla masturbazione anale?). Non è così: ogni sub ha preferenze e desideri che deve condividere con chi domina. Per alcunə il benessere corrisponde alla soddisfazione sessuale, ma non è la regola: per altrə può corrispondere, ad esempio, alla frustrazione con le tipiche fruste sadomaso.

Insomma, potremmo riassumere tutto nella parola “consapevolezza”: consapevolezza negli approcci e dei desideri dei Dom/sub.

Sicurezza Fisica e Psicologica

Sano, sicuro e consensuale sono concetti alla base della cultura BDSM, basata su confronto, conoscenza e informazione. Su quest’ultimo punto, poi, negli ultimi decenni è stato fatto davvero un grande salto in avanti grazie alla rete.

Nell’ultimo secolo e mezzo, medicina e psicologia hanno parlato di BDSM come “patologia sessuale”. Naturalmente i testi e gli studi che sono rimasti, vanno letti nel contesto culturale del tempo: se l’idea che le pratiche e le relazioni BDSM siano un’offesa morale oggi ci fa inarcare il sopracciglio, nel 1880 – quando la psicoanalisi indagava sul masochismo e sulle costrizioni sessuali – era forse più nello spirito dei tempi. Internet ha invece aperto le strade di questo mondo alla condivisione. Tantissimi forum appassionati hanno iniziato a diffondere le buone pratiche del BDSM da un lato, e a rosicchiare piano piano tutti quegli stereotipi che nel frattempo si erano radicati.

Dopo il dopoguerra la saggistica si è moltiplicata; in Italia Ayzad, giornalista e autore dell’autorevole BDSM – Guida per esploratori dell’erotismo estremo, da cui abbiamo imparato molte delle cose che sappiamo (quasi tutte!), ha fatto un lavoro straordinario. I profili social dedicati al BDSM hanno iniziato a raccogliere milioni di like.

Parlare o frequentare serate fetish si è normalizzato e oggi si fa alla luce del sole, senza troppi problemi e ormai in tanti hanno abbigliamento fetish nel proprio armadio. Informarsi è diventato più semplice di una volta: si possono considerare un sacco di pratiche inimmaginabili, conoscere come applicarle senza che nessunə si faccia del male, dando il proprio consenso informato.

C’è una sfera del bondage – chiamata heavy bondage – che raduna pratiche e strumenti particolarmente audaci, che richiedono una certa esperienza per essere applicati e usati. Se ad esempio durante una sessione con il/la partner usi tecniche di gagging con le famose gagball (imbavagliamento - utilizzando ad esempio il fetish submissive mordaza) più che una safeword, dovresti adottare un codice gestuale per dire “alt”. Scoprirlo lì per lì potrebbe essere un problema, mentre community online e la mole di saggistica a disposizione di chiunque oggi potrebbe dare una mano.

L’informazione è un'enorme fonte di fantasie, ma anche di prevenzione. E il BDSM, come la legge, non ammette ignoranza.

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manette per relazione bdsm

Relazioni BDSM e Psicologia

Siamo quasi arrivatə in fondo a questo approfondimento sulle relazioni BDSM.
Le abbiamo raccontate per quello che sono: rapporti in cui gli amanti, tra cui c’è un equilibrio di dominazione e sottomissione, godono insieme condividendo fantasie erotiche ed eccessi fisici o mentali in modo consensuale. L’eccitazione sta proprio nell’umiliazione, nel controllo e nel dominio di una persona su un’altra che non ha alcun potere, ma solo il desiderio di essere sottomessa. Un classico esempio, di quelli più comuni ed "innocui" è l'utilizzo di pinze per capezzoli o morsetti (di cui ne trovi in vendita online tantissimi all'interno del nostro shop online).

Nelle relazioni D/s, oltre alla fiducia e al potere, c’è spazio anche per la tenerezza. Si chiama aftercare, ed è un momento che può esserci, oppure no: sono attenzioni che i partner si scambiano. Possono essere fisiche, come le coccole, o psicologiche. Ogni sessione ha un grande impatto su chi pratica BDSM: l’eccitazione agisce sull’emotività delle persone che vivono un’esperienza fuori dall’ordinario, particolarmente intensa.

È un gioco di ruolo: spinge gli attori a immedesimarsi in una parte e uscirne a rituale finito, non è così meccanico. A volte, terminate le sessioni, Dom e sub possono abbandonarsi a pianti o aspettano che le endorfine piano piano rientrino. Durante l’aftercare, che solitamente avviene in uno spazio diverso da quello del rituale, lontano dagli oggetti di scena, gli amanti possono prendersi cura l’unə dell’altrə, a patto che i sentimenti post-sessione restino confinati all’esperimento erotico. Ad esempio unə sub non deve sentirsi umiliatə, né unə Dom non deve giustificarsi per ciò che ha fatto. L’aftercare può essere anche un momento per prendersi cura del corpo, idratando la pelle, bevendo, coprendosi o rinfrescandosi.

In questo approfondimento, avrai scoperto molte cose che non sapevi. O di sicuro, almeno una: l’umanità dietro le pratiche BDSM, a lungo considerate solo come disturbi sessuali. A questo proposito, il DMS 5 – Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition – riconosce il sadomasochismo come una fantasia e un comportamento sessuale molto frequente tra gli adulti consenzienti. Ma lo riconoscono come disturbo solo se le fantasie di pazienti eccitat3 dall’umiliazione creano disagi in contesti sociali, fino a compromettere la vita di tutti i giorni.

Con la teoria ci fermiamo qui.

Perché adesso è il momento di passare alla pratica, a patto che sia consensuale!

Sitografia e Bibliografia

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